Il progetto
The Zena Soul Syndicate è un progetto che nasce nel 2018 su idea del batterista genovese Andrea “Dede” Dell’Amico che, con l’aiuto del cantante Fabio Canobbio, intende riportare su un palco una formazione costituita da numerosi musicisti, una sorta di piccola Big Band, riproponendo il concetto di formazione soul degli anni 60, andata ormai perduta.
Oltre al quintetto base e le percussioni, sono presenti una sezione di ottoni di 5 elementi, 4 coriste e diversi cantanti solisti, per un totale di 16 elementi.
Il progetto è nato come omaggio a “the Commitments”, film cult degli anni 90 diretto da Alan Parker. La colonna sonora del film ebbe un enorme successo commerciale, riportando queste canzoni, i classici del Soul, all’attenzione di un vastissimo pubblico.
Con un repertorio quasi interamente mutuato dai Commitments, la band si è esibita su palchi prestigiosi, quali il Porretta Soul Festival, la più nota rassegna europea, nell’estate del 2022.
Con l’ingresso nella band dell’arrangiatore e Direttore d’orchestra Federico Basso, la band ha voluto cambiare direzione, abbracciando un progetto estremamente ambizioso.
Non più semplice riproposizione di brani classici, ma trasposizione degli stessi in chiave più contemporanea.
In sostanza si è voluti tornare alle radici del genere ma inserendo negli arrangiamenti elementi di matrice prevalentemente Funk, che si sono via via sviluppati partendo dal concetto di Soul nel corso delle decadi successive.
Senza snaturare il carattere originale di questa musica straordinaria, la si è voluta arricchire di elementi ritmici armonici e formali, traendo ispirazione dalle grandi band Soul Funky, in primis i Tower of Power, applicandone i principi estetici alle canzoni originali.
Si è lavorato sulle ritmiche e sugli arrangiamenti della sezione fiati e del tessuto ritmico in generale, con un accurato studio degli sviluppi della black music negli ultimi 50 anni e sul suono, per renderlo contemporaneo ma sempre caratterizzato dagli strumenti classici quali l’organo Hammond e la chitarra elettrica, il piano Rhodes ed il Clavinet, rifuggendo suoni digitali, sintetizzatori e campionatori.
I classici del Soul vengono riletti attraverso gli strumenti espressivi ed il linguaggio contemporanei, in una commistione con il Funk ed il Jazz: un’operazione mai tentata da alcuno.